domenica 25 gennaio 2009

Gino Paoli Il pettirosso

La canzone "Il pettirosso" di Gino Paoli, che è contenuta nell'ultimo album "Storie" ha creato polemiche: racconta di una bambina di 11 anni che subisce un tentativo di violenza da parte di un uomo di settanta, il quale muore durante il tentativo stesso; Paoli viene accusato di aver scritto un testo troppo "comprensivo " nei confronti dei pedofili. Il testo è il seguente:


Aveva gli occhi come un pettirosso
era una donna di undici anni e mezzo
si alzò la gonna per saltare il fosso
aveva addosso un vestitino rosso.
Mentre passava in mezzo a quel giardino
di settant'anni incontrò un bambino
voleva ancora afferrare tutto
e non sapeva cos'è bello e cos'é brutto
e l'afferrò con cattiveria
lei si trovò le gambe in aria
lui che cercava cosa fare
c'era paura e c'era male.
E il male lo afferrò proprio nel cuore
come succede con il primo amore
e lei allora lo prese tra le braccia
con le manine gli accarezzò la faccia
così per sempre si addormentò per riposare
come un bambino stanco di giocare.

L'accusa di essere stato comprensivo nei confronti dei pedofili mi sembra eccessiva, credo che se si riconosce che un problema esiste non ci si debba negare al confronto ed alla parola.
Tutto sommato, nella canzone di Paoli c'è una grande tenerezza verso un uomo che, sì, ha sbagliato ma che viene considerato anche lui come un bambino che non sa distinguere il bene dal male...il pedofilo non compie fino in fondo l'atto violento perché proprio il cuore cede e lui muore fra le braccia del "pettirosso", che mentre la vita lo lascia gli fa una carezza.
Gino Paoli ci regala un'immagine lieve, tenera, non indulge alla crudezza di un gesto che è truce, bensì la figura di un essere ripugnante per ciò che cerca di compiere viene quasi vista in lontananza, di sfuggita, non si impone mai come un qualcosa di gigantesco, non è mai in primo piano.
In fondo, quello che appare è un uomo che lascia la vita fra le braccia della sua vittima, che verso di lui non ha gesti di ripugnanza (forse perché il gesto che lui vorrebbe compiere non viene portato a termine) ma solo di tenerezza.
Che dire ? Si può condannare una canzone per aver posto davanti ai nostri occhi immagini tutto sommato sfumate ma evidenti che raccontano una storia purtroppo frequente ? Il garbo deve essere visto come da rifuggere oppure si deve apprezzare il fatto di essere riuscito a parlere di un quancosa di brutto con delicatezza ? Per me, BRAVO GINO !!!!!!!!!!

1 commento:

Cioara Andrei ha detto...

Foarte interesant ce ai postat.M-am uitat pe blogul tau si imi place ce am vazut chiar e frumos si interesant.Felicitari si sigur am sa mai revin!