mercoledì 10 dicembre 2008

La vita è sacra... o no?

Stasera vado in registrata, perché mi hanno fatto la bua ai dentini, e non posso parlare; sarò comunque sul forum, per dialogare eventualmente con chi ne ha voglia......venerdì, però, tutto normale,si va in diretta !!!!! Intanto, sono curioso di vedere i risultati del referendum che "Capo" Monzali ha promosso sulle nostre preferenze musicali...chissà se ci sono sorprese, o se siamo prevedibili...
Per parlare di qualcosa di serio, oggi sono rimasto basito vedendo al TG il filmato di un signore che, malato di SLA, ha scelto quello che viene definito il "suicidio assistito": questo signore ha consumato un pasto leggero poi, quando tutto era pronto, ha salutato la moglie e con i denti ha schiacciato un pulsante col quale ha dato il via alla procedura di suicidio assistito, presumo azionando una pompache faceva procedere la stantuffo di una siringa piena di barbiturico ed altre sostanze che fanno addormentare il "paziente" e poi gli bloccano la funzionalità respiratoria. Si muore per soffocamento susseguente all'ipnosi provocata dai barbiturici che, in dosi maggiori, mandano la persona in apnea. E' una tecnica che ogni anestesista usa quotidianamente per addormentare le persone, solo che in anestesia si supporta la funzione respiratoria in modo artificiale, mentre nel caso del "suicidio assistito" il paziente lo si fa semplicemente dormire e non gli si fornisce alcun supporto quando smette di respirare.
Non so se si possa definire "una buona morte", nè voglio giudicare chi ricorre ad un mezzo simile per porre fine alle proprie sofferenze, ma da medico mi viene la pelle d'oca pensando a chi prepara tutto il meccanismo, diluisce i farmaci e li mette nelle siringhe, e poi fa schiacciare il pulsante al paziente: la differenza sta tutta lì, evidentemente...uno prepara la pistola e poi il grilletto lo preme l'interessato, e così ci si sente a posto con la coscienza....ho il terrore che si possa arrivare per legge ad imporre ad un medico una cosa simile, non sarebbe giusto.
E di conseguenza mi viene da pensare al caso di Eluana Englaro: una pena infinita mi fa il padre, estenuato di sicuro da anni e anni di sofferenza vissuta in prima persona e di riflesso attraverso la figlia. Chi può giudicare cosa sia meglio fare ? A me fa sinceramente pena anche l'esponente dei Radicali (che sul tema spesso hanno idee che condivido), così sicuro di tutto quando parla di materie mediche (ma ne sa qualcosa ?), mentre per esperienza dico che in Medicina mai niente è certo, a volte nemmeno la morte. La legge sulle direttive anticipate deve essere strutturata bene, anzi benissimo, per non lasciare ombre e non far divenire la volontà di un paziente un obbligo per chi non condivide il concetto ad uccidere un esere umano.
Insomma, ragazzi, facciamo molta attenzione a non realizzare cose di cui un domani potremmo dolerci e che sarebbero un peso enorme per le nostre coscienze!!!
Indipendentemente dal credo religioso, esiste un'etica della vita, che va sempre rispettata sotto ogni sua forma, e non dobbiamo pretendere di voler interpretare sentimenti e sensazioni che non ci appartengono.........dietro un corpo, che di per sè può anche avere scarso valore, c'è un mondo intero di sentimenti, emozioni e sensazioni che non conosciamo e del quale spessissimo sappiamo poco o niente.

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